Itinerari trekking in Val San Martino

Itinerari trekking in Val San Martino

Töcc a pè

La Val San Martino offre una vasta gamma di percorsi trekking immersi nella natura. Dai sentieri panoramici che si snodano tra boschi e prati, alle salite verso le cime che regalano viste mozzafiato sulle montagne circostanti e sui Lago di Garlate e di Olginate, ogni passo è un’esperienza unica. Ideali per chi cerca relax, avventura e contatto con la natura.

Il territorio, per lo più collinare, della Val San Martino non comprende traversate dal sapore alpinistico, ma percorrendo i sentieri che dalla pianura salgono verso il Resegone, i prati di Valcava o verso il Monte Tesoro, si aprono alla vista panoramiche dal gusto antico sui luoghi che ispirarono ad Alessandro Manzoni l’ambientazione dei Promessi Sposi.

Il modo migliore per conoscere da vicino il territorio della Val San Martino è quello di percorrere a piedi la sua fitta rete di sentieri e mulattiere selciate, i ressöi, antiche vie di percorrenza dei territori rurali, attraversando boschi e radure, raggiungendo nuclei ancora abitati ed i pascoli posti al di sopra degli ultimi centri abitati.

Il sentiero n. 801 è un grande itinerario ad anello che, con le sue 6 tratte ed i suoi 35 chilometri, attraversa tutto il territorio della Val San Martino.

Scopri la bellezza autentica di questa valle e vivi momenti indimenticabili all’aria aperta! Un territorio da scoprire e da vivere.

In montagna - Val San Martino
In montagna - Pertus
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In montagna - Pertus
In montagna - Pertus
In montagna - Pertus
In montagna - Pertus

In montagna senza barriere – Pertus

Una meta ideale anche per famiglie con passeggini e carrozzine.

In montagna senza barriere – Pertus

Una meta ideale anche per

famiglie con passeggini

e carrozzine.

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Lunghezza: circa 12250 metri


Il sentiero “Calolziocorte – San Michele (Torre de’ Busi)” rappresenta la prima parte del Sentiero della Valle.

Partendo da Foppenico di Calolziocorte a 250 m di altitudine, si prende una mulattiera ben mantenuta che, dopo circa 750 metri, conduce alla frazione di Lorentino. Da qui, svoltando a sinistra dalla piazzetta, si prosegue in direzione di Sopracornola (580 m), raggiungibile in circa un chilometro. Proseguendo per Via Gorizia, si esce dal paese attraversando la località Rigolgrosso. La mulattiera diventa più stretta e, passando vicino a un cascinale, si entra nel bosco…

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Lunghezza: circa 5950 metri


Dal ponte di Contrada, prendendo la destra, si segue una strada sterrata che conduce alla storica frazione di Casarola. Giunti in Piazza del Castello, si prosegue sulla sinistra fino a raggiungere Ca’ Martinone, un antico nucleo di Torre De’ Busi con una piccola chiesetta dedicata all’Immacolata. Sulla destra, si imbocca una mulattiera pianeggiante che offre una splendida vista sul paese, per poi inoltrarsi in un bosco misto di carpini e castagni, raggiungendo un’altitudine di 300 metri…

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Lunghezza: circa 4700 metri


Questo sentiero è tra i più spettacolari ed interessanti di tutta la Valle San Martino poiché, mantenendosi sempre in quota (tra i 1200 ed i 1300 m), offre ampissimi panorami – dalle Alpi alla Pianura Padana e dalla Valle San Martino alla Valle Imagna – con i profili caratteristici dei monti Resegone, Corna Camozzera, M. Ocone, M. Tesoro e Valcava. Il tracciato è comune a una parte del sentiero 571.

Partendo dal valico di Valcava presso i ripetitori, si raggiunge dopo 100 metri la frazione Regiafam. Tenendo la sinistra si sale fino ad arrivare alla capanna De Ponti lungo il crinale del Monte Pizzo.

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Lunghezza: circa 3550 metri


Dal Convento del Pertüs, si scende seguendo alcuni tornanti su una strada sterrata. In prossimità del secondo tornante, si prende una deviazione a destra, imboccando un’altra strada sterrata che attraversa il bosco a mezzacosta. Il terreno diventa più irregolare man mano che la strada scende verso il Passo della Pertulena. Giunti all’ingresso di una radura, si tiene la destra, seguendo un sentiero che prosegue a mezzacosta nel bosco. Dopo circa 100 metri dal passo, si arriva a Pra Ratt, da dove si può godere di una splendida vista panoramica su Nesolio ed Erve.

Proseguendo lungo il sentiero, si incontra una deviazione a sinistra per Nesolio, l’antico nucleo di Erve, che si può ignorare per continuare il percorso. ..

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Lunghezza: circa 5650 metri


Partendo dalla piazza del Municipio di Erve (570 m), si segue la strada asfaltata che sale verso Costalottiere. Dopo aver attraversato il borgo, si imbocca il sentiero che conduce al Corno di Grao (1041 m), mantenendosi sempre all’interno di un fitto bosco. Superato il Rifugio, si continua lungo la cresta, passando per le cime del Monte Gavazzo e del Mudarga (900 m). Raggiunta la vetta di quest’ultimo, si prende un sentiero che scende ripidamente a sinistra, portando alla croce di Vicerola, un suggestivo punto panoramico.

Da qui, si prosegue a destra lungo un sentiero che, dopo un breve tratto pianeggiante, scende bruscamente fino ai resti del castello di Somasca (400 m). Da questo punto, una ripida mulattiera conduce al paese, dove si imbocca sulla destra una scalinata che scende fino al parcheggio situato di fronte alla biblioteca.

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Lunghezza: circa 5900 metri


Il sentiero centrale della Comunità Montana collega Calolziocorte al famoso gruppo montano del Resegone, attraversando nuclei storici di grande pregio come Calolziocorte, Rossino, Oneta, Erola, Fontanella e Carenno.

Dalla Piazza V. Veneto, si percorre Via Buliga, attraversa il ponte in ferro e, dopo Via Bellini, si arriva in Via Pergolesi. Qui si prosegue fino a prendere sulla destra l’antica mulattiera. Si raggiunge nuovamente la strada asfaltata in Via Dei Poggi, e sulla sinistra si trova un tratto ciottolato che conduce alla chiesa della Ca’ dei Vitali, un antico borgo da cui si gode una splendida vista sulla valle dell’Adda…

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Lunghezza: circa 5450 metri


Partendo dal campo sportivo di Carenno (615 m), si segue la strada verso Boccio e, dopo circa 300 metri, si prende a destra una mulattiera, oggi trasformata in una strada carrabile, che sale verso Colle di Sogno. Durante la salita lungo la Valle del Cucco, si incontrano alcuni caselli e una piccola cappella votiva. Arrivati a Colle di Sogno, si svolta a sinistra e, dopo 50 metri, si raggiunge un’altra cappella situata a un bivio…

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Lunghezza: circa 4750 metri


Da Lorentino (400 m), si segue la mulattiera che conduce a Moioli e, dopo aver superato le abitazioni, ci si addentra nei boschi di castagni lungo una strada sterrata che porta al comune di Carenno. Dalla piazza principale di Carenno, si prende la strada in direzione della chiesetta dei Morti. Dal piazzale sottostante la chiesa, si imbocca a sinistra una mulattiera quasi pianeggiante che costeggia per un lungo tratto il torrente “dei Morti”. Dopo aver attraversato il torrente su un ponticello di legno, il sentiero comincia a salire ripidamente attraverso il bosco, arrivando al vicino baitello del Genepì.

Da questo punto, il percorso diventa più ripido, salendo fino a raggiungere il passo della Pertulena o Pertüs (1039 m), da dove si può ammirare la vallata di Carenno a destra, quella di Erve a sinistra, e il Monte Ocone di fronte.

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Lunghezza: circa 2050 metri


Per raggiungere l’inizio del sentiero, dal centro di Carenno (630 m), si segue via Pertüs fino a raggiungere la chiesetta dei Morti. Dal piazzale antistante la chiesa, si prende il sentiero a destra, che dopo pochi metri svolta a sinistra. Costeggiando il margine del prato, si arriva al limite del bosco, dove parte sulla destra un sentiero ben segnalato. Questo, dopo un tratto pianeggiante, inizia a salire rapidamente fino a Monte Basso (1055 m).

Dopo aver aggirato il piccolo nucleo rurale, si ignora la mulattiera sulla destra che porta a Boccio e si prosegue in salita fino a raggiungere il Pertüs (1183 m), dove si trova l’edificio conosciuto come “Convento”, utilizzato fino al dopoguerra come colonia estiva per seminaristi.

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Lunghezza: circa 2850 metri


Il percorso inizia presso la Casa del Fanciullo, lasciando sulla sinistra la chiesa dei Morti (660 m), nel comune di Carenno. Entrando in un bosco misto dominato da carpini e castagni, si incontra un rustico sulla sinistra e un tipico muro a secco. Da qui si nota come la vecchia mulattiera, un tempo molto usata, sia ormai in disuso, poiché la zona è servita dalla strada comunale, e alcuni giardini in pietra sono stati sostituiti da cordoli in cemento. Si raggiungono così le prime case di Boccio, frazione di Carenno, dove a destra si trova una cappelletta con affreschi deteriorati dal tempo. Dopo circa 30 metri, si svolta a sinistra, seguendo la mulattiera che porta a Boccio Alto…

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Lunghezza: circa 4600 metri


Dal centro sportivo di Carenno (630 m), si prende la strada provinciale in direzione di Sopracornola. Poco dopo, si svolta a sinistra imboccando una strada carrabile che attraversa il fondo della Valle della Fraccia. Il percorso si snoda tra caratteristici muri a secco fino a raggiungere un incrocio nei pressi di un fienile, dove termina la strada sterrata. A questo punto si prende la mulattiera sulla sinistra e si sale fino a incontrare un’altra strada carrabile, che si segue svoltando a destra.

Arrivati in cima alla salita, si gira a sinistra e si percorre una larga strada sterrata che porta a Ceresole. Superato il piccolo borgo, si scende lungo la scalinata di Via Foppa, proseguendo sempre dritto sulla ripida mulattiera fino a raggiungere il torrente Ovrena. Da qui si segue il corso del torrente fino all’ingresso di Torre de’ Busi (435 m).

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Lunghezza: circa 4000 metri 


Questo sentiero si sviluppa perpendicolarmente rispetto al crinale, coprendo una distanza di 3,5 km. Sebbene il tracciato sia più volte interrotto dalla strada provinciale 179, ciò non ne intacca la bellezza, rendendolo ideale per chi ama passeggiare immerso nei boschi.

Una particolarità del percorso è l’alta concentrazione di santelle lungo il tragitto. Partendo dal centro del paese (370 m), si segue una mulattiera ben segnalata che risale il versante della montagna fino a Ca’ Zanelli. Da qui il sentiero prosegue, attraversando la strada provinciale in tre punti, fino a raggiungere Piazzolo. Si continua poi attraverso la località Scotta, arrivando infine al borgo di Valcava (1250 m).

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Lunghezza: circa 4900 metri


Dal palazzo comunale di Torre de’ Busi (450 m), si comincia la salita verso la Valle Ovrena. Passando accanto alla chiesina dei Morti della Peste, si prosegue lungo la vecchia mulattiera che porta fino alla chiesa di Sogno. All’ingresso del sagrato, si svolta a sinistra e, dopo circa 900 metri, si arriva al Colle di Sogno. Di fronte alla cappella situata in un incrocio, si tiene la destra in direzione Valcava. Si segue la mulattiera per circa 200 metri pianeggianti, fino a raggiungere la base di un ghiaione, e ci si addentra nel bosco, dove il percorso diventa un sentiero che sale ripidamente fino a una dorsale del Monte Tesoro.

Da qui, con una leggera salita, si raggiunge la frazione Combeli. Attraversata la strada carrabile di fronte, si prosegue verso la frazione Coler e, infine, si arriva alla chiesa di Valcava (1290 m).

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Lunghezza: circa 700 metri


Partendo dalla frazione Contrada di Torre de’ Busi (375 m), situata lungo il torrente Sonna, dove è possibile parcheggiare vicino al cimitero, si prende la mulattiera che risale il versante nord del Monte di Santa Margherita.

Il percorso prosegue su un sentiero in terra battuta, che si inerpica rapidamente attraverso un bosco di castagni, fino a raggiungere la chiesetta romanica situata a 616 metri di altitudine.

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Lunghezza: circa 5350 metri


Si parte dal cimitero di Erve seguendo il sentiero che sale in mezzacosta verso la Cappella della Madonna del Corno (610 m). Si continua dritti, superando una cascina, e si svolta a sinistra. Sotto il ripetitore, si prende il tracciato a destra e, dopo 1300 metri, si arriva a un capanno di caccia. Rimanendo sul sentiero a destra, si inizia la ripida salita verso il Monte Spedone, fino a raggiungere Sopracorna (950 m).

Da qui, si continua lungo il sentiero di mezzacosta, arrivando al limite di una ripida zona prativa, oltre la quale il percorso diventa più regolare. Dopo circa 4 chilometri, a un’altitudine di 925 metri, si incrocia un sentiero che si dirige nettamente a sinistra; lo si imbocca e si scende verso Nesolio. Qui si incontra, sulla sinistra, un sentiero che proviene dalla Cappella del Corno (giro basso). Si continua dritti fino a raggiungere Nesolio, per poi scendere ad Erve seguendo la mulattiera.

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Lunghezza: circa 2950 metri


Le possibilità di parcheggio nella frazione Saina sono limitate, quindi si consiglia di lasciare l’auto nella piazza del Municipio di Erve (580 m). Da qui, si inizia la salita verso la frazione Costalottiere, che si raggiunge dopo circa 1 km di cammino. Superata Costalottiere, si arriva a Saina (622 m), dove ha inizio una comoda e pianeggiante mulattiera che si snoda in un ampio semicerchio lungo le pendici del Monte Mudarga. Il percorso è delimitato da muri a secco ed è ombreggiato.

Dopo circa 15 minuti, si raggiunge la Croce del Pizzo di Vicerola (688 m), da cui si può ammirare un panorama maestoso sulla valle e sul fiume Adda che si snoda nella pianura. In questa zona di sosta sono presenti delle panchine, tutte ombreggiate da querce.

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Lunghezza: circa 1700 metri


La partenza del percorso si trova accanto al cimitero di Pontida, vicino alla bacheca informativa e ai cartelli che segnalano i sentieri. Tutti gli itinerari del Monte Canto di Pontida sono descritti in dettaglio sulle bacheche all’ingresso dei vari sentieri e lungo il cammino, con indicazioni sui luoghi di interesse del comprensorio.

Da qui, è possibile seguire il comodo Sentiero di Collegamento che conduce a Cà de Rizzi di Pontida, punto di partenza del sentiero 896, da cui si può anche accedere al Sentiero Papa Giovanni XXIII…

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Lunghezza: circa 14000 metri


Il percorso che si descrive è quello che il giovane Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, seguiva durante la sua infanzia per recarsi al collegio di Celana, a Caprino Bergamasco, e poi a San Gregorio in Cisano Bergamasco.

A causa delle sue difficili condizioni economiche, non poté entrare facilmente in seminario; così, iniziò il suo cammino come alunno esterno del Collegio Vescovile di Celana, per ridurre al minimo le spese. Angelino si iscrisse come studente esterno il 25 ottobre 1891. Tuttavia, affrontava un problema: il lungo tragitto di circa 11 km da Sotto il Monte a Celana era un sentiero non facile da percorrere per un bambino di 10 anni, dato che la maggior parte del percorso si snodava tra i boschi…