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Il collegio convitto di Celana

Il collegio convitto di Celana

Su una ridente collina fuori Bergamo, in posizione panoramica sulla verde Val San Martino, con alle spalle il Monte Albenga e la suggestiva Valcava, è un ambiente ideale per la preghiera, la meditazione, l’incontro comunitario e per vacanze corroboranti.

È una delle scuole più antiche d’Italia.

Il collegio convitto di Celana
Il collegio convitto di Celana

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Il collegio

Qualcuno fissa la fondazione al novembre 1566, per volere di San Carlo Borromeo. Altri parlano del 9 febbraio 1579, data in cui l’istituto viene menzionato per la prima volta in un documento ufficiale ed ottenne la bolla di istituzione pontificia, un privilegio di papa Gregorio XIII. Nato come seminario vescovile, nei secoli successivi venne trasformato in istituzione scolastica e collegio.

La struttura venne gestita da religiosi come istituto esclusivamente maschile. Secondo il regolamento interno, i tre quinti del consiglio d’amministrazione dell’istituto erano nominati dalla curia episcopale di Bergamo, mentre gli altri due quinti restanti venivano nominati dai rappresentanti della comunità della Val San Martino.

Nella sua epoca d’oro la struttura arrivò ad accogliere oltre 1000 studenti ed il convitto ne accoglieva oltre 700 nei suoi spazi immensi tra aule, refettori, dormitori, biblioteca, campi sportivi e perfino un museo. Era un antenato dei moderni campus

Il collegio era anche sede di diversi laboratori e di un copioso museo di scienze naturali che aveva lo scopo di illustrare al meglio ai ragazzi le lezioni di scienze, con una straordinaria collezione di fossili, minerali e animali imbalsamati.

La struttura ospitava anche alcune opere di pregio come ad esempio un prezioso globo celeste del 1694 progettato e realizzato da Giacomo Cantelli, già cartografo alla corte di Francesco II d’Este. Nella cappella dell’istituto si trovava la Assunzione di Maria di Lorenzo Lotto, oggi trasferita nella locale chiesa parrocchiale intitolata a Santa Maria Assunta.

Fra i suoi allievi di rilievo vi furono anche Angelo Roncalli, poi divenuto papa Giovanni XXIII, che raggiungeva Celana a piedi da Sotto il Monte, Francesco Nullo, eroe del Risorgimento, ma anche calciatori famosi come Giuseppe Meazza e Sandro Mazzola. Nel 1965 il regista Ermanno Olmi ambientò al collegio alcune scene del suo film e venne un uomo sulla figura di Giovanni XXIII.

Proprio in ricordo della figura di Giovanni XXIII, è stato istituito un sentiero della memoria che ripercorre le tappe che quotidianamente il futuro papa, allora studente, percorreva ogni mattina per portarsi da casa sua al collegio per studiare, il sentiero di Papa Giovanni XXIII.

Il Collegio ha dovuto chiudere i battenti nel 2014 a causa degli ingenti costi di gestione. La sua fama è tornata in auge nel 2017 grazie al reality televisivo Il Collegio, ispirato proprio alla vita degli studenti nei decenni passati.

Un pezzo di storia che se ne è andato nel silenzio più assoluto. Eppure basterebbe poco. Sarebbero sufficienti due conti per capire che Celana potrebbe giocarsela con pochi altri istituti come la scuola più antica d’Italia.

Sui colli di Caprino, immerso nel verde, esisteva un antesignano dei campus all’americana, dove vivevano e studiavano oltre mille giovani. A testimoniarlo rimangono decine di aule vuote, l’immensità di refettori, cucine, dormitori e cortili, impianti sportivi, teatro, biblioteca, un incredibile museo zoologico, una collezione di minerali e fossili, un laboratorio con strumenti scientifici e sul perimetro esterno le stalle e gli orti per sfamare quella cittadella dello studio.

Contatti

Viale Papa Giovanni, 14-2
24030 Caprino Bergamasco BG

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