Il Resegùn, è montagna stupenda e di bellezza inversamente proporzionale alla quota relativamente modesta. Dalla cima si gode un bellissimo panorama sulle Grigne, i laghi della Brianza e la pianura: a ovest la vista si spinge fino al Monte Bianco, al Monte Rosa, al Cervino e alle Alpi piemontesi.

Il Resegone, la montagna lecchese per eccellenza, è rimasto per anni ai margini della storia dell’arrampicata locale a favore delle Grigne e del Medale, offrendo un numero relativamente ristretto di salite quasi del tutto trascurate nonostante alcune fossero comunque meritevoli.

Calolziocorte è dunque, dopo Lecco, il centro principale sulle pendici del Resegone, i cui appassionati di montagna possono scegliere come meta delle proprie uscite. Per i calolziesi il Resegone è la montagna per eccellenza, quella che rappresenta da sempre la destinazione più logica per ogni escursionista locale, la meta pressoché inevitabile verso cui rivolgere le proprie attenzioni.

A dividere i due versanti del Resegone, c’è il Passo del Fò. Il valico rappresenta un passaggio obbligato dei percorsi che da Lecco aggirano il Resegone e scendono verso la Valle Imagna e le valli bergamasche. Per chi sale da Erve per raggiungere la vetta del Resegone, è quasi un punto di transito obbligato. Verso la fine degli anni ’70, l’area del Passo del Fo’ è stata riscoperta in ottica sportiva, con l’apertura di numerosi itinerari di più tiri in bell’ambiente alpino.

Con l’acquisto di un piccolo appezzamento di terreno e la ristrutturazione dello stabile esistente, il CAI calolziese diede definitivamente il via alla realizzazione della Capanna Sociale intitolato a Giacomo Ghislandi, guida alpina calolziese e socio della sezione, deceduto sul Pizzo Scalino.

La Capanna da anni è divenuta una meta abituale per moltissimi escursionisti. La fitta e variegata rete di sentieri che dal fondovalle sale verso il passo, agevola l’escursione dei camminatori come dei più arditi rocciatori. Da Calolziocorte si sale al paese di Erve, che si attraversa parcheggiando al termine della strada. Prendere il sentiero n.11 fino al Rifugio Alpinisti Monzesi, da cui si raggiunge il Passo in 15 minuti.

La visione è un bel muro di roccia.
Nel corso degli anni Serafino Colnaghi, Ercole Esposito “Ruchin”, Vittorio Panzeri e Villa aprono diverse salite ardimentose. Nel 1952 arriva anche Walter Bonatti. Poi è la volta di Giuseppe Rocchi che inizia ad attrezzare le prime vie a spit-fix.

Altri lo accompagnano trovando a loro volta nuove linee.
La Bastionata del Resegone regala emozionanti vie di arrampicata sportiva in un ambiente alpino.

La Bastionata Ovest domina la vista dal Pass del Fò e si presenta frastagliata a torri e canali. Altre vie si trovano sulla Bastionata Sud, che è una compatta parete verticale segnata da un tetto orizzontale di aspetto dolomitico. La roccia è buona-ottima, a tratti delicata e riserva una bella arrampicata tecnica e di resistenza su muri verticali a tacche. Varie le vie tra cui Iride, Via Dell’Amicizia, la Torre Elisabetta e la Torre Cai.

Nella Bastionata Sud si trovano altre vie tra cui Francesca, Malizia, Nuovi Orizzonti, Unione, Riesling, la Via Bonatti, il Faro e Polvere di Stelle.