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Le vie della fede
Chiesa di San Biagio
La Chiesa di San Biagio di Caprino Bergamasco , risalente al 1264, ha una lunga storia di modifiche e rifacimenti.
Nel 1610 presentava un’unica finestra, una porta in facciata, due laterali e interni affrescati.
A metà del XVII secolo fu completamente ricostruita seguendo il modello manierista della Chiesa di San Fedele di Milano, sostituendo la precedente struttura medievale.
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La Chiesa
La Chiesa di San Biagio a Caprino Bergamasco è un luogo di preghiera che ha una lunga storia dietro di sé, risalente al 1264.
Nel 1610, si sa che la chiesa aveva un’unica finestra, una sola porta in facciata e due laterali, l’interno era tutto affrescato. Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito diverse modifiche e rifacimenti, è stata persino completamente riedificata a metà del XVII secolo. L’architetto ha tratto spunto dal modello manierista della Chiesa di San Fedele in Milano, sostituendo la precedente chiesa medievale.
Presenta il suo fronte rivolto ad ovest ancora rustico con sole poche tracce di cornicione provvisorio. Internamente la chiesa si presenta con pianta a rettangolare a navata unica suddivisa in due campate da arcate poggianti su lesene a forma di colonne corinzie a tutto tondo complete di alto basamento.
Un’attenzione particolare merita l’imponente organo, realizzato nel 1850 dalla ditta Serassi, e installato sulla cantoria, opera dell’artista locale Angelo Cattò. L’antico campanile è stato sostituito nel 1948 con un altro più moderno, progettato dall’ingegnere Luigi Angelini.
Preceduta e circondata sui due lati da sagrato, quella che vediamo oggi deriva da una ristrutturazione della metà del XIX secolo che non ha interessato la facciata, la quale è rimasta tutt’oggi rustica. L’antico campanile venne, invece, demolito e ricostruito nella metà del secolo scorso. Vi si accede, non dal portone della facciata, ma dal fianco della chiesa rivolto verso la piazza.
L’altare maggiore è sovrastato da una grande cupola, mentre le 4 cappelle laterali, 2 per lato, sono all’interno di archi a tutto sesto delimitati da lesene con capitelli corinzi.
Sui lati, agli angoli ed al centro, 6 colonne con capitelli corinzi su alto basamento di marmo. Interessanti le cappelle con altare in marmo dell’Addolorata e della Madonna del Rosario rispettivamente in stile neoclassico e di stile barocco, nonché la tela del pittore luganese Giovan Battista Discepoli (1590-1654) “Anime del purgatorio” della metà del XVI secolo.