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Le vie della fede

Chiesa di San Gregorio

La Chiesa di San Gregorio che si trova nella frazione San Gregorio di Cisano Bergamasco è un luogo di spiritualità e storia che affonda le sue radici nell’Alto Medioevo.

Immersa in un paesaggio suggestivo, racconta secoli di fede, arte e tradizioni locali. In questo articolo scopriamo le sue origini, le trasformazioni architettoniche e il valore simbolico che conserva ancora oggi per la comunità.

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La Chiesa

Nella frazione San Gregorio di Cisano Bergamasco, è possibile ammirare la chiesetta medievale intitolata all’omonimo santo che, posta sulla collina in posizione dominante, possiede ancora il campanile ricavato da una torre medievale.

La chiesa, orientata con l’abside ad est, è anticipata da un ampio sagrato pavimentato con lastre di pietra. La prima citazione diretta di una chiesa intitolata al papa Gregorio Magno la si trova in un inventario dei beni del Monastero di Pontida del 1287. La costruzione dell’edificio dunque, ad opera di maestranze bergamasche, è risalente al XII secolo.

La chiesa conserva un calice che fu ordinato dagli abitanti la frazione e dall’allora parroco don Martinoni con l’intitolazione della chiesa ai santi Marco e Gregorio.

Le difficoltà dei fedeli di recarsi nella chiesa di San Paolo, a Monte Marenzo, a causa delle situazioni climatiche che creavano inondazioni, nel Quattrocento chiesero di poterne ottenere l’autonomia.

Diventando chiesa parrocchiale l’edificio, che doveva essere in origine una piccola cappella, fu notevolmente ampliato. La nuova vetrata da inserire nel rosone aperto sopra la porta principale fu posta nel 1575.

Nel 1896 il vescovo Gaetano Camillo Guindani consacrò l’edificio di culto confermandone l’intitolazione a papa San Gregorio Magno. Il Novecento vide la chiesa oggetto di lavori di ampliamento con la costruzione della cappella dedicata alla Madonna di Lourdes e con nuovi decori e stucchi a opera di Ercole Noris. Nella seconda metà del XX secolo fu realizzato il nuovo altare comunitario in ottemperanza alle disposizioni del concilio Vaticano II.

L’edificio di culto è posto sulle pendici del monte Marenzo, rivolto verso il torrente Sonna. Si presenta dal classico orientamento liturgico con abside a est, è preceduto da un ampio sagrato con pavimentazione in lastre di pietra. Un portico ad archi che poggiano su colonne in pietra, anticipa una facciata in muratura. Gli archi reggono la trabeazione e il parapetto del terrazzino sovrastante. La facciata è tripartita da lesene che reggono il cornicione e la trabeazione e il timpano curvo dove è posto l’affresco raffigurante San Gregorio Magno.

L’interno a unica navata è diviso da lesene in tre campate. Le lesene poggiano su un basamento che percorre tutta l’aula e terminano con capitelli d’ordine corinzio che reggono la trabeazione e il successivo cornicione dove s’imposta la volta a botte. La prima campata è dedicata alla zona penitenziale con confessionali posti sia a sinistra che a destra, mentre nella seconda vi è l’altare della Madonna del santo Rosario e a destra dei santi Rocco e Sebastiano. La terza campata a sinistra presenta la cappella dedicata alla Madonna di Lourdes, a destra vi è il pulpito ligneo.

La zona presbiteriale è preceduta dall’arco trionfale e due gradini nonché due balaustre. La parte a pianta rettangolare con volta a botte termina con il coro absidato con copertura da catino. Nel settore centrale dell’ordine inferiore è posto l’ingresso con serramento in legno delimitato da lesene in muratura. In alto e centrale è collocata una finestra sagomata leggermente svasata. Il timpano curvo che ospita al centro la figura del Santo protettore della chiesa, conclude architettonicamente l’edificio.

Nella frazione San Gregorio, tutti i giorni dal 28 agosto al 03 settembre a partire dalle ore 19, festa patronale legata alla ricorrenza di San Gregorio Magno.

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